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Per la definizione degli "ALIMENTI ESSENZIALI"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/alimentiessenzialicosasono.htm

Tutto sul MAGNESIO
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/magnesiobase.htm

Tutto sulla vitamina D
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/vitaminadbase.htm

Per la OMOCISTEINA descritta da Angelo Bona,
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/omocisteina.htm

Per la OMOCISTEINA cosa è,
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/omocisteinacosae.htm

Per la vitamina K2 e la sua essenzialità
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/vitaminaK2base.htm

Per il SILICIO ORGANICO, secondo elemento sul pianeta, quindi indispensabile per ogni essere vivente
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/silicioorganicoevitaminaK2.htm

Per la vitamina D di Angelo Bona,
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/mmagini/vitaminadangelobona.htm

L'altro articolo dice:
"Allergia selettiva alle proteine ??del latte di pecora e capra.
Muñoz Martín T, et al. Allergol Immunopathol (Madr). 2004 gennaio-febbraio"

Questo ed altri studi determinano chiaramente che le informazioni sul LATTE VACCINO descritte sul web
SONO FALSE,
quindi DISINFORMATIVE E TENDENZIOSE, in quanto è FALSO che quanto descritto riguardo ai PRODOTTI CHIMICI imposti agli animali, questi animali grazie all'ACIDO ASCORBICO AUTOPRODOTTO, vengono da questo ACIDO ASCORBICO neutralizzati e quindi non più nocivi per l'individuo che ha subito questa pratica e quindi neppure per la razza umana.
Si dice che il latte và bene solo per i piccoli ma non per gli adulti.
E' facile provare la FALSITA' di questa tesi.
Le persone che dichiarano questo, lo fanno perchè si sono dimenticati che i loro avi provengono da un modo di lavorare che è durato fino all'avvento delle industrie e si chiamava:
MEZZADRIA
che esiste ancora oggi specialmente nel sud.
Ed in queste dette "masserie" al sud o "cascine" al nord, dove era richiesto il lavoro di molte persone, di solito di una famiglia completa, ma in caso si ingaggiavano persone sole a stagione, queste però vivevano sopratutto di LATTE e di LATTICINI, poichè da che l'uomo ha gli animali domestici ha imparato a ricavare dal LATTE i CIBI NATURALI più svariati, ottenendone molta salute. Ma anche di carne di ogni tipo di animale. Dato l'interscambio solo nel paese, in quanto a quei tempi era impossibile esportare i proventi in un'altra regione, ma l'interscambio avveniva tra paesani.
Naturalmente queste sopradette sono denominate ora "aziende" che sotto l'aia avevano cavalli, pecore, capre, asini, maiali, conigli, galline, e molti altri animali da cortile, ma sopratutto anche le mucche, il cui maschio della specie si chiama toro ed il piccolo vitello, il maschio castrato bue. Il bue è un castrato e quindi non può inseminare una mucca. ... Il maschio della mucca e' il toro, il bue e' il maschio castrato..28 mar 2007
Il bue veniva attaccato all'aratro per vangare il terreno e fare le semine.
Naturalmente così si coltivavano i cereali che NON CAUSAVANO la CELIACHIA, e dato che sono ancora CIBI NATURALI, diventano INNATURALI dopo il trattamento INDUSTRIALE e la raffinazione.
Un esempio?
La pagina recita:
"La carenza di magnesio, un problema attuale
Magnesio e cloruro di magnesio per la salute.
La carenza di magnesio, così come per altri preziosi minerali, è sempre più evidente in una società indirizzata verso un sempre più diffuso costume di seguire una dieta povera di nutrienti.
Questo diffuso "malcostume" è supportato dalla pubblicità che invita a consumare piatti già pronti, sempre più industrializzati e raffinati. Ci ritroviamo così sulla tavola alimenti sempre più colorati, saporiti, veloci e facili da consumare ma, per contro,sempre più poveri dal lato nutrizionale.
Può raccontare, in due parole, la sconvolgente esperienza del dott. Delbet nell’utilizzo del cloruro di magnesio nella cura di malattie importanti come la Difterite? E, soprattutto, l’incredibile risposta dal Consiglio dell’Accademia di Medicina quando il professor Delbet propose la terapia magnesiaca per la cura di questa malattia?
"Il dott. Neveu, nel 1932, utilizzò in un caso di difterite una soluzione di cloruro di magnesio nel tentativo di ridurre il rischio di reazione allergica al siero antidifterico che avrebbe poi somministrato, poiché Delbet aveva dimostrato che la soluzione poteva ridurre la risposta allergica. Quando il giorno dopo arrivarono dal laboratorio le risposte delle analisi che confermavano la difterite, e quindi prima di aver somministrato il siero, Neveu si accorse con grande stupore che la bimba era già perfettamente guarita. Dopo questo caso ne trattò altri 5 nei mesi successivi, e tutti guarirono perfettamente.
Negli anni seguenti tratta oltre 60 casi, tutti guariti senza dover mai utilizzare il siero antidifterico. Allora pubblica su una rivista medica un paio di articoli sul trattamento della difterite ed alcuni colleghi lo provano e ne confermano gli ottimi risultati.
Nel 1943 Neveu si accorge che oltre alla difterite il cloruro di magnesio era in grado di guarire anche l’altro grande flagello di quegli anni, la poliomielite. Allora cerca di ottenere una ufficializzazione del metodo, presentandolo all’Accademia di Medicina e si rivolge a Delbet che ne era membro.
Ma l’Accademia rifiuta a Delbet il permesso di effettuare la comunicazione a nome di Neveu in quanto questi non è membro dell’Accademia (cosa che in altre occasioni era stata fatta senza problemi).
Allora Delbet decide di presentarla a suo nome ma anche qui con mille scuse gli viene negato il permesso di parlare.
Dopo lunghe e accese discussioni gli viene concessa la parola ma la sua relazione non verrà mai pubblicata sul bollettino dell’Accademia. Alle proteste di Delbet viene risposto ufficialmente che ‘Facendo conoscere un nuovo trattamento contro la difterite verrebbero impedite le vaccinazioni, mentre l’interesse comune è di generalizzare le vaccinazioni stesse’
http://acidoascorbico.altervista.org/Immagini/magnesio.htm

Ora approfondendo sulle varie qualità di LATTE proposte in commercio, devo fare una domanda logica:
"Quale è la differenza tra il LATTE ANIMALE ed il LATTE VEGETALE?"
La differenza stà semplicemente nel contenuto in "ALIMENTI ESSENZIALI". Il file riporta una analisi del contenuto in vitamine nel latte animale, di mucca, ma non in SALI MINERALI, "ALIMENTI ESSENZIALI" altrettanto importanti in quanto nel sangue di TUTTI gli animali al mondo e nella linfa dei vegetali:
"Contenuto di vitamine nel latte animale
Latte di mucca
A (retinolo) 10-90
Carotene 5-40
D (calciferolo) 0,01-0,2
E (Tocoferolo) 20-200
K tracce-17
B1 (Tiamina) 20-80
B2 (Riboflavina) 80-260
B6 (Piridossina) 17-190
B12 (Cobalamina) 0,2-0,7
Acido Folico 1-10
Acido Panto-tenico 260-490
C (Acido Ascorbico) 500-3.000
Colina 5.000-45.000
H (Biotina) 1-7
PP (Acido nicotinico) 30-200
* Livelli di assunzioni giornaliere raccomandate (uomo di riferimento, 30-59 anni)
f. p.c. = peso corporeo

http://acidoascorbico.altervista.org/prova30/latteelevitamine.pdf

Naturalmente non sono stati rilevati i SALI MINERALI, altri "ALIMENTI ESSENZIALI" che sono indispensabili all'individuo vivente che negli animali è nel loro sangue.
Ecco il motivo per cui i nascituri hanno bisogno del LATTE MATERNO, che in caso di impossibilità della madre, và bene anche il latte di altra specie e non del latte vegetale.
Sicuramente però non può essere sostituito da latte VEGETALE, in quanto questo latte oltre tutto se industriale hanno l'aggiunta di PRODOTTI CHIMICI VELENOSI come conservati, coloranti e come buon ultimo gli "AROMI" o "AROMI NATURALI" per dare il gusto al prodotto, che sono ricavati dal petrolio, ma infine non contengono che in parte gli "ALIMENTI ESSENZIALI" indispensabili al neonato per crescere.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova3/Immagini/aromia.htm

Come latte vegetale, il peggiore di tutti è quello di soia, in quanto oltre che contenere gli "AROMI" o "AROMI NATURALI" è sicuramente nocivo alla salute umana.
La pagina recita:
"Sugli inganni perpetrati da sempre, mi spiego meglio:
Dato che con la DISINFORMAZIONE ci guadagnano un sacco di categorie, come elencato sopra, da questa alimentazione, oltre queste però dobbiamo aggiungere anche le INDUSTRIE ALIMENTARI.
Certo, per esempio quelle della SOIA, cui da questi personaggi è consigliato il LATTE DI SOIA.
Al riguardo dobbiamo tenere presente che sui benefici della soia vi sono delle divergenze a livello mondiale sull'uso di questa, escluso le nazioni nelle quali la soia è un prodotto da sempre.
Sì perchè il "natto" è un formaggio ricavato da questa soia, ed abbiamo visto che è un ottimo apportatore di vitamina K2, PERO' E' RICAVATO DALLA SOIA "FERMENTATA", che quindi durante la fermentazione i prodotti controindicati alla salute umana se ne sono andati.
Al contrario del latte di soia e di tutti quei prodotti ricavati e venduti dalle nostre industrie, senza aspettare la "FERMENTAZIONE", in quanto questa è una perdita in denaro.
Dell'articolo sottolineo la parola  "FERMENTATA" della frase: "assumendo grandi quantità di fagioli di soia fermentati (natto)".
Mi permetto di farlo in quanto le industrie alimentari usano per produrre i prodotti che propongono sugli scaffali, la soia NON FERMENTATA:
"Il latte di soia: la verità
"Anche in questo caso in letteratura sono presenti studi con risultati contrastanti. Tra i tanti, senza creare inutili allarmismi ma solo per dare un'idea di quanto delicata sia la questione, ve ne sono alcuni che sottolineano la capacità degli isoflavoni di favorire la crescita e la proliferazione delle cellule tumorali mammarie. In base ai risultati di questi studi, la soia ed i suoi derivati sarebbero controindicati alle donne con storia presente o passata di cancro al seno."
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/soialatte.htm

La soia: la verità
Il progresso tecnologico rende possibile la produzione di proteine di soia isolate da ciò che in passato era considerato un sottoprodotto — l’elevata proteina della soia priva di grassi — e di trasformare qualcosa che sembra orribile e puzza terribilmente in prodotti che possono essere consumati da esseri umani. Gli aromi, i conservanti, i dolcificanti, gli emulsionanti e le sostanze nutritive sintetiche hanno trasformato quello che era il brutto anatroccolo dei cibi lavorati, la proteina della soia, in uno dei cibi miracolosi della New Age.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/soiaverita.htm

dalla pagina:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/silicioorganicoepellevecchia.htm

Tornando all'indagato principale, il LATTE, ecco che per sconfiggere "il contrario di tutto" ci vengono in aiuto degli studi i quali ci danno delle prove concrete addirittura contro i tumori.
Per altri studi:
"Attività antitumorale di latte di mucca, pecora, capra, cavalla, asino e cammello e loro caseine e proteine ??del siero di latte e confronto in silico delle caseine.
Shariatikia M, et al. Mol Biol Res Commun. 2017.
Mostra la citazione completa"
http://clorurodimagnesio.altervista.org/prova04/Immagini/latteantitumoralestudio.htm

"Composizione chimica, frazioni di azoto e profilo di aminoacidi del latte di diverse specie animali.
Rafiq S, et al. Asiatico-Australas J Anim Sci. Il 2016.
Mostra la citazione completa"
http://clorurodimagnesio.altervista.org/prova04/Immagini/latteantitumoralestudio1.htm

"Allergia al formaggio di capra e pecora con buona tolleranza al formaggio di mucca.
Umpiérrez A, et al. Clin Exp Allergy. 1999.
Mostra la citazione completa"
http://clorurodimagnesio.altervista.org/prova04/Immagini/latteantitumoralestudio2.htm

"Composizione del latte di animali da latte e razze di bufalo minori: una prospettiva di biodiversità.
Articolo di revisione
Medhammar E, et al. J Sci Food Agric. 2012.
Mostra la citazione completa"
http://clorurodimagnesio.altervista.org/prova04/Immagini/latteantitumoralestudio4.htm

"Proteine ??e peptidi bioattivi dal latte d'asina: la base molecolare per le sue proprietà allergeniche ridotte.
Articolo di revisione
Cunsolo V, et al. Food Res Int. 2017.
Mostra la citazione completa"
http://clorurodimagnesio.altervista.org/prova04/Immagini/latteantitumoralestudio5.htm

TRADUZIONE
Allergia selettiva alle proteine ??del latte di pecora e capra.
Muñoz Martín T, et al. Allergol Immunopathol (Madr). 2004 gennaio-febbraio
Mostra la citazione completa
Astratto

BACKGROUND: proteine ??del latte vaccino sono tra le cause più comuni di allergia alimentare nei neonati, e le caseine sono probabilmente i principali allergeni. È stata segnalata l'esistenza di un alto grado di reattività crociata tra caseine di latte di animali diversi. Descriviamo un bambino di 2 anni che ha avuto reazioni allergiche dopo aver mangiato e toccato il formaggio di pecora, ma che ha tollerato latte vaccino e prodotti caseari a base di latte vaccino. Non aveva mai ingerito latte o derivati ??del latte da pecore o capre.

METODI: I test cutanei sono stati effettuati utilizzando frazioni di siero di latte vaccino, latte intero e caseina di capra, pecora e mucca. Abbiamo anche eseguito test cutanei con enzimi utilizzati nella produzione di formaggio. Sono stati eseguiti anche test di puntura con formaggio a base di mucca, pecora e capra e il loro latte intero corrispondente. Sono state determinate IgE sieriche totali e IgE specifiche per proteine ??del latte vaccino, latte intero e latte di pecora. Le IgE specifiche contro la caseina e il latte intero delle tre diverse specie sono state determinate mediante ELISA. L'inibizione delle IgE leganti alla caseina bovina è stata testata per caseina e latte intero da tutte e tre le specie. Le proteine ??di tre tipi di caseina e latte intero di mucca, pecora e capra sono state separate dalla SDS-PAGE e sono state incubate con il siero del paziente.

Risultati. I test cutanei erano positivi al latte di pecora e alla caseina di capra e pecora ed erano negativi a tutte le proteine ??del latte vaccino e del latte di mucca e capra. Prick-by-prick test erano positivi al formaggio di capra e pecora ed erano negativi al formaggio di mucca. Nell'inibizione ELISA, la caseina di latte di pecora e di capra e di pecora era in grado di inibire> 50% delle IgE specifiche che si legano alla caseina di pecora. I risultati dell'immunoblotting hanno mostrato che le IgE circolanti del paziente riconoscevano solo una fascia nelle corsie corrispondenti alla caseina di pecora e capra.

CONCLUSIONI: Segnaliamo un paziente con allergia alle proteine ??del latte di pecora e capra, ma non alle proteine ??del latte vaccino. La caseina delle pecore era probabilmente l'allergene principale che causava sensibilizzazione in questo paziente. I risultati suggeriscono che la caseina della pecora mostra un alto grado di cross-reattività con la caseina di capra, ma non con la caseina di mucca. Il nostro paziente ha presentato sintomi allergici causati dal latte di pecora e di capra e dalle proteine ??del formaggio. Tuttavia, è stato in grado di tollerare latte di mucca e prodotti lattiero-caseari vaccini senza effetti negativi.

ORIGINALE
Selective allergy to sheep's and goat's milk proteins.
Muñoz Martín T, et al. Allergol Immunopathol (Madr). 2004 Jan-Feb.
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Abstract

BACKGROUND: Cow's milk proteins are amongst the most common causes of food allergy in infants, and caseins are probably the main allergens. The existence of a high degree of cross-reactivity between milk caseins from different animals has been reported. We describe a 2-year-old boy who experienced allergic reactions after eating and touching sheep's cheese, but who tolerated cow's milk and cow's milk dairy products. He had never ingested milk or milk derivatives from sheep or goat.

METHODS: Skin prick tests were carried out using whey fractions of cow's milk, whole milk and casein from goat, sheep and cow. We also performed skin prick tests with enzymes used in cheese production. Prick-by-prick tests with cheese made from cow, sheep and goat and their corresponding whole milk were also performed. Total serum IgE and specific IgE to cow's milk proteins, whole cow's milk and sheep's milk were determined. Specific IgE against casein and whole milk from the three different species were determined by ELISA. Inhibition of IgE binding to bovine casein was tested for casein and whole milk from all three species. The proteins of three types of casein and whole milk from cow, sheep and goat were separated by SDS-PAGE and were incubated with the patient's serum.

RESULTS: Skin tests were positive to sheep's milk and goat and sheep casein and were negative to all cow's milk proteins and whole cow's and goat's milk. Prick-by-prick tests were positive to goat's and sheep's cheese and were negative to cow's cheese. In ELISA-inhibition, sheep's milk and goat and sheep casein were able to inhibit > 50 % of specific IgE binding to sheep casein. The results of immunoblotting showed that the patient's circulating IgEs recognized only one band in the lanes corresponding to sheep and goat casein.

CONCLUSIONS: We report a patient with allergy to sheep's and goat's milk proteins but not to cow's milk proteins. Sheep casein was probably the main allergen causing sensitization in this patient. The results suggest that sheep casein shows a high degree of cross-reactivity with goat casein but not with cow casein. Our patient presented allergic symptoms caused by sheep and goat milk and cheese proteins. However, he was able to tolerate cow's milk and cow's milk dairy products without any ill effects.

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